Trovati 10505 documenti.
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Roma : Eagle Pictures, 2022
Abstract: 1610. Condannato a morte per omicidio, Caravaggio è in continua fuga dai suoi molti nemici. Papa Paolo V decide di verificare se sia possibile graziarlo; dell'indagine viene incaricato un misterioso inquisitore conosciuto come L'Ombra: il suo compito sarà scavare nella vita dell'artista e conversare con chi lo conosceva, per comprendere se l'uomo sia un folle o un genio. L'indagine parte da Costanza Colonna, nobile protettrice del Caravaggio, che racconta come l'uomo, di umili origini, avesse manifestato sin da giovane il proprio talento, che aveva spinto la sua famiglia a finanziarne l'apprendistato. In seguito, Michelangelo si era spostato a Roma, dove aveva inizialmente frequentato gli ambienti artistici sviluppatisi attorno al Cavalier d'Arpino; tuttavia egli si era dimostrato presto insofferente ai dettami dell'arte manierista ed era andato in cerca di un linguaggio più personale: aveva perciò preso a frequentare l'ospedale di Santa Maria in Vallicella, dove aveva conosciuto una folla di reietti, prostitute e mendicanti. Affascinato dalle loro storie, aveva cominciato a prenderli come modelli per i propri quadri, facendogli interpretare di volta in volta santi, sante e perfino la Madonna. Il modo rivoluzionario di "umanizzare" il divino guadagna a Caravaggio la simpatia di molti nobiluomini, tra cui i cardinali Francesco Maria del Monte e Scipione Borghese e il marchese Vincenzo Giustiniani, i quali gli commissionano molti dipinti che sono tuttavia costretti a tener nascosti per non incorrere nella censura; intorno all'artista si forma via via un circolo di pittori cui egli fa da maestro. Assieme alle amicizie, tuttavia, si aprono anche numerose rivalità, tra cui quella col pittore Giovanni Baglione (la quale gli comporta i primi guai giudiziari) e quella con Ranuccio Tomassoni, un prosseneta che ben presto diventerà suo acerrimo nemico. Caravaggio intratterrà infine diverse relazioni amorose, tra cui quelle con le prostitute Lena Antonietti e Anna, ciascuna delle quali finirà per fargli da modella. Più cresce la fama di Caravaggio, più la Chiesa inizia a considerare le sue opere blasfeme e immorali, cosa che inasprisce il difficile carattere dell'artista. Quando Anna si suicida annegando nel Tevere, Michelangelo reagisce al grande dolore ritraendone il cadavere martoriato in un dipinto che desta scandalo per il crudo realismo: ha inizio il declino dell'artista, che culmina quando, in seguito a un banale litigio, egli uccide Ranuccio Tomassoni. Condannato alla decapitazione, il pittore fugge dapprima a Napoli e poi a Malta, dove grazie alle conoscenze di Costanza viene nominato cavaliere; le speranze di vedersi annullare la condanna vengono tuttavia meno a causa della sua condotta, che lo costringe a fuggire nuovamente a Napoli, dove subisce un tentativo di omicidio. L'Ombra comprende quindi che a nascondere Caravaggio è Costanza, segretamente innamorata di lui; per convincerla a lasciarglielo incontrare, le dice che il Papa ha in realtà già firmato il salvacondotto per l'artista, e che desidera consegnarglielo. A Palo Laziale l'Ombra ha finalmente modo di conoscere Caravaggio: l'inquisitore gli promette salva la vita in cambio della rinuncia totale alla sua attività di pittore. Caravaggio, tuttavia, comprende che dietro quella richiesta non si cela un'accusa di blasfemia, ma la paura nutrita dal Papa nei confronti della sua arte, ritenuta pericolosa poiché veicolo di ideali contrari a quelli della Chiesa; per questo motivo, con grande sprezzo, rifiuta l'offerta. L'Ombra tramortisce l'artista e lo consegna al fratello di Ranuccio Tomassoni, che compie la sua vendetta uccidendolo barbaramente. L'Arte di Caravaggio tuttavia sopravvivrà, e lui diventerà uno dei pittori più influenti della storia dell'arte.
Sesto Fiorentino : CG Entertainment, 2022
Abstract: Da troppo tempo non piove a Roma e come le piante, uomini e donne si sono inariditi. Antonio, in prigione per aver ucciso la sua compagna, non contempla più la libertà, Loris, chauffeur impiegato un tempo nella pubblica amministrazione, parla coi suoi cari fantasmi, Alfredo, attore in panne, è ossessionato dai social, Mila, sua moglie, risolleva l'economia familiare lavorando in un supermercato, Sara, dottoressa a tempo pieno, individua un nuovo 'male', Luca, avvocato marito di Sara, è in crisi con la moglie e si consola con Mila, Giulia, infermiera alla prima gravidanza, aspetta da sempre il ritorno del padre, Raffaella, consorte tradita, cerca da sempre il consenso del padre... i loro destini si incrociano nella capitale che aspetta la pioggia e guarda avanti. Per migliorarsi o forse per lasciare tutto com'era. La decadenza di Roma è storia antica che si ripete come un mantra. Non è il levarsi del sole che aspettano i nuovi romani ma una pioggia battente che risani la terra e gli uomini di buona volontà. Quanto a loro, le donne fanno quello che possono davanti a padri narcisisti e consorti barbari, immobili come i monumenti della capitale. A questo giro di storia, non sono gli irriducibili Germani a piegare la città, ma la siccità, che perdura da tre anni, e un'armata di blatte che infesta strade e case. Con Siccità, Paolo Virzì torna alla commedia corale e fa meglio di Notti magiche. Se quattro anni fa 'scomodava' Edoardo Bennato e Gianna Nannini, oggi fa appello a Mina per 'cantare' una vita "che solamente ieri sera" sembrava brillarci il cuore. Poi la pandemia e la crisi sanitaria hanno risvegliato le nostre paure più profonde e ognuno ha fatto quello che poteva, come poteva. Siccità trasfigura i fatti e snocciola come un rosario una pletora di personaggi che vengono direttamente dal passato, come Mila e Raffaella, precipitati melanconici della Elide Catenacci di Giovanna Ralli, sposa frustrata di Gianni Perego (Vittorio Gassman), che incarnava il funambolismo poetico della commedia di Scola, e altri invece radicati nel presente, corpi assediati dalla disperazione, dalla nostalgia, dalla miseria. Destini incrociati in un tempo 'malato' che ha ragione di loro e dei loro sogni, se c'erano. Affresco romano, scritto a otto mani con Francesca Archibugi, Paolo Giordano e Francesco Piccolo, Siccità può contare sui suoi solidi attori e su quei 'piccoli momenti di verità' che irrigavano la linfa del Neorealismo. Con lo smarrimento, l'amore occupa un posto importante nel racconto. È il solo sentimento a resistere agli scacchi e alle tempeste, a evolversi come quello di Sara e Loris, o a diventare soltanto un ricordo sgualcito del cuore, come quello di Mila e Alfredo. Cronaca-bilancio di due anni di confinamento, il nuovo film di Paolo Virzì prova a misurare la salute psichica degli italiani e la vita che negli ultimi due anni ha fatto di noi dei naufraghi, ciascuno spiaggiato nella sua testa e nel suo delirio. A serrare i ranghi, Virzì chiama Claudia Pandolfi e Valerio Mastandrea, veterani della commedia sociale e incarnazioni lisergiche di un malessere che insinua il film come un virus. Dietro a loro e all'umorismo spontaneo di Orlando e Mastandrea, che contribuisce a distendere il clima pesto, abitano personaggi avvincenti e altri terribili, vittime della loro ambizione e della loro ignoranza.
Milano : Mondadori, [2022]
Abstract: Buster Moon e il suo gruppo di animali artisti si preparano a lanciare un abbagliante spettacolo teatrale nella capitale mondiale del divertimento. L'unico problema è che deve convincere la solitaria stella del rock a unirsi a loro.
Roma : Lucky Red, c2022
Abstract: In cerca di prestigio, un miliardario decide di finanziare un film che lasci il segno. A tale scopo ingaggia la rinomata regista Lola Cuevas, che però si trova da subito a dover gestire gli ego opposti dei due protagonisti, la star hollywoodiana Félix e l'attore di teatro "impegnato" Iván. Per riuscirci, si inventa una serie di eccentriche prove che i due dovranno superare.
Campi Bisenzio : CG Entertainment, 2022
Abstract: Pino ha undici anni e un grande problema: è affetto da una malattia che lo rende fisicamente vulnerabile e lo costringe a vivere rinchiuso nella sua bella casa altoborghese. Dalla finestra della sua stanza Pino osserva un gruppetto di coetanei che si autodefiniscono gli Snerd, sogna di unirsi a loro, e nel frattempo ne disegna le immagini in forma di fumetto. Finché Mavi, la leader degli Snerd, non lo invita ad unirsi al gruppo e per il ragazzo inizia un'esplorazione del mondo esterno, con tutti i rischi e le opportunità che questo comporta. Ma una brusca svolta della storia lo porterà lontano dal gruppo, e gli Snerd dovranno fare tutto il possibile per ritrovarlo. Glassboy è la seconda regia di finzione di Samuele Rossi, che ha un background di documentarista e che firma anche il soggetto e la sceneggiatura del film, con la partecipazione di Rolando Colla e la collaborazione di Rosella Porto, Jean-Claude Van Ritckeghem ed Ebba Sinzger. Il copione è ispirato al romanzo "Il bambino di vetro" di Fabrizio Silei, autore di letteratura per ragazzi due volte Premio Andersen, e la storia tocca un tema molto attuale: il bisogno dei ragazzini di sconfiggere la paura di vivere, qui ostacolata da una malattia (l'emofilia, mai esplicitamente nominata), ma suscitata anche dalla pandemia recente. È innovativa la scelta di raccontare una banda di ragazzini avventurosi capitanata da "una femmina", anche se Mavi porta i capelli cortissimi e potrebbe essere facilmente scambiata per un maschio: è curioso anche che assomigli fisicamente a Pino, come a rappresentare un suo alter ego più coraggioso e più pronto a buttarsi nella vita. È infine interessante (e andava esplorata in maggiore profondità) la dinamica di attrazione-repulsione fra Mavi e il giovane bullo del quartiere. Purtroppo la sceneggiatura e la recitazione acerba dei giovanissimi protagonisti, con l'eccezione di Rosa Barbolini nel ruolo di Mavi, risultano impacciate e a tratti poco credibili: espressioni come "porca paletta", "grande Giove" e "testa variata" non fanno parte del vocabolario degli undicenni contemporanei, i dialoghi suonano poco naturali e le interazioni fra i personaggi ne risentono inevitabilmente.
s. l. : Lucky Red, c2022
Abstract: Estate 1975. Una tredicenne diventa, senza che nessuno chieda il suo consenso, "l'arminuta" cioè la ritornata. Fa cioè ritorno a una famiglia biologica di cui non sapeva nulla. Passa da un'agiata esistenza piccolo borghese a una vita nelle campagne abruzzesi in cui regnano la povertà e la mancanza di cultura. Giuseppe Bonito prosegue con rigore e con grande efficacia il suo percorso di indagine sulle dinamiche familiari. Dopo il convincente esordio con Pulce non c'è e il film tratto dal monologo di Mattia Torre Figli si confronta ora con il romanzo vincitore del Premio Campiello scritto da Donatella Di Pietrantonio. Non è necessario averlo però letto per apprezzare questo film che, a partire dal casting con in primis le due giovanissime protagoniste, può godere di un'eccellente vita autonoma. Perché Bonito sa costruire la narrazione intersecando con maestria due piani. Chi quegli anni li ha vissuti può infatti ritrovare il clima sociale di un'Italia che dopo il boom economico degli anni '60 viaggia a due velocità. La borghesia piccola e media ha trovato un suo assestamento economico in gran parte con l'urbanizzazione mentre in ambito rurale, in alcune aree del Paese, persiste una pesante arretratezza. È su questa base che si sviluppa la vicenda dell'arminuta che al contempo si radica in quella realtà ma si estende anche a condizioni e costrizioni che purtroppo sussistono nel presente. Troppi minori ancora oggi vengono spostati "come pacchi", come dice la protagonista, da una famiglia biologica ad un affido per poi magari passare ad un altro per poi fare ritorno al nucleo originario. Nel film di Bonito succede per decisioni prese all'epoca in sede privata; oggi, talvolta, per sentenze che di tutto tengono conto tranne che della condizione psicologica di coloro che ne sono oggetto.
s. l. : Lucky Red, c2022
Abstract: Nato in una famiglia contadina a Bonito (Avellino) nel 1898, undicesimo di quattordici figli, Salvatore Ferragamo fin da bambino è rapito dalla magia legata all'arte di creare calzature. Determinato a perseguire il proprio sogno, emigra giovanissimo negli Stati Uniti, proprio mentre l'industria del cinema sta creando i primi divi; da Hollywood prenderà il via una carriera che lo imporrà come icona della moda italiana nel mondo e stilista tra i più originali e amati dalle star. Mentre lui darà lustro al Paese, riportando nel 1927 la sua sede a Palazzo Spini Feroni a Firenze, e negli anni Sessanta passerà prematuramente il testimone ai suoi eredi. Il documentario di Luca Guadagnino assembla e ricompone una mole colossale di voci, materiali e svariati interventi esperti di moda, cinema, costume: tra i tantissimi, i couturier Christian Louboutin e Manolo Blahnik, la fashion editor Grace Coddington e la giornalista Giusi Ferré, l'enciclopedico Martin Scorsese e Jay Weissberg di "Variety". Tra un intervista e l'altra, il film segue anche i passi della creazione odierna della "Marylin" (indossata dalla Monroe in Gli uomini preferiscono le bionde), poi quelli della celeberrima "Rainbow", per poi chiudersi con una sequenza in stop motion, A Dream of Hollywood, che rende omaggio al corpus delle collezioni Ferragamo replicando le coreografie geometriche alla Busby Berkeley, con le calzature che si animano e sostituiscono il corpo di ballo. Sono momenti estremamente godibili del film, che dispiega parecchi archivi esterni, oltre a quello della maison, con una significativa presenza dei Super 8 intimi girati dal suo fondatore. Ispirato all'autobiografia "Il calzolaio dei sogni" (pubblicato da Skira, ristampato da Electa) e scritto dalla giornalista di moda Dana Thomas (autrice di "Fashionopolis") Salvatore: Shoemaker of Dreams è un'opera realizzata nell'arco di tre anni: da una parte ha i meriti di rendere omaggio allo spirito di iniziativa, alla perizia appassionata e alla genialità di un artigiano sui generis e di identificare un preciso momento degli studios, in un'era ante product placement e quindi tutta da ricostruire, piuttosto imperniata sulla craftsmanship e il gusto del dettaglio. Dall'altra, nella tensione di incorniciare una lunga favola d'amore familiare, di autorealizzazione e ritorno a casa, appare caratterizzata da un approccio eccessivamente compiacente nei confronti degli eredi e frenata dalla volontà di abbracciare una miriade di fonti.
Campi Bisenzio : CG Entertainment, 2022
Abstract: La vita di Stéphane è piuttosto tranquilla e soddisfacente. Gestisce il ristorante di famiglia, ha due figli, di cui uno appena sposato, una ex-moglie con cui va d'accordo, e vive nel meraviglioso contesto del sud-ovest francese, nei paesi baschi. La scintilla per una vera crisi esistenziale dei cinquant'anni arriva attraverso Instagram, dove Stéphane inizia a conversare con Soo, una donna coreana che dipinge paesaggi e gli parla dei ciliegi in fiore. Dall'acquisto di un quadro si passa a una telefonata, e di lì alla decisione impulsiva e unilaterale con la quale Stéphane decide di partire per Seoul. Dalla Francia arriva un feel-good movie per le platee di mezza età, opera convenzionale che sa di esserlo ma che conquista grazie a un ottimismo un po' malinconico. Il regista Eric Lartigau firma anche la sceneggiatura assieme a Thomas Bidegain (già sceneggiatore di tutti i migliori film di Jacques Audiard), e crea in Stéphane un personaggio in cui in molti sapranno ritrovarsi anche quando lui finisce per perdersi. Astuto mix tra le atmosfere di The Terminal di Spielberg e Lost in Translation di Coppola, #Iosonoqui si muove con disinvoltura tra gli stereotipi del "pesce fuor d'acqua" e dei facili disorientamenti culturali tra paesi lontani. A ciò aggiunge una spruzzata di commedia digitale che arriva a toccare anche il titolo, e che sovrappone sessioni di messaggistica e conteggi di condivisioni a ogni passaggio delle avventure del povero Stéphane, che si ritrova star dei social suo malgrado. Facile perdere di vista la sostanza in mezzo a tante facili suggestioni, ma Lartigau conserva un'onestà di fondo nel modo in cui guarda ai sentimenti confusi di quest'uomo, non soltanto amante potenziale che decide di mollare tutto e attraversare il pianeta, ma anche padre che avrà modo di rispecchiarsi nei due figli.
s. l. : Rai Cinema ; Eagle Pictures, [2022?]
Abstract: incenzo vive fuori dal mondo, rintanato dentro la sua libreria parigina a cui dedica i suoi giorni, ma non solo, perché al piano di sopra, altrettanto fuori dal mondo, la figlia Albertine resta chiusa in un mutismo selettivo, da quando un incidente (che forse tanto casuale non è stato) l'ha confinata su una sedia a rotelle. Intorno a loro circola una piccola galleria di passanti più che di personaggi: gli infermieri Gerard e Colombe, un giovane prete, un clochard, un cleptomane letterario e Clemente, il ragazzo napoletano che porta a Vincenzo la colazione. La vita di Vincenzo scorre tranquilla, tra l’amore per la figlia e quello per i libri, ma è solo quando l'attrice Yolande irrompe nella sua vita che Vincenzo affascinato dalla forza vitale della donna, si scuote dal proprio torpore esistenziale e inizia a riscoprire emozioni ormai dimenticate da tempo, che lo porteranno a interrogarsi sul suo modo malinconico e sospeso di affrontare la vita. Yolande infatti, è un fiume in piena, e tramite lei Vincenzo dovrà confrontarsi con quel "materiale emotivo" tanto a lungo trattenuto.
Campi Bisenzio : CG Entertainment, c2022
Abstract: L'antefatto: nella Galleria Nobel di Oslo vengono rubati due quadri dell'artista ceca Barbora Kysilkova; uno dei due ladri, arrestato e processato, è Karl-Bertil Nordland, un tossicodipendente che dice di non ricordare nulla del furto. Durante il processo, Barbora avvicina l'uomo e gli chiede di poterlo incontrare, dando così inizio a un'amicizia fuori e dentro il carcere. Il film, girato tra il 2016 e il 2019, segue questo strano rapporto dal punto di vista entrambi, tra sedute per i ritratti, conversazioni al bar, visite di Barbora nell'ospedale dove Bertil viene ricoverato dopo un grave incidente, racconti dell'uno dell'altro, senza tralasciare il marito di Barbora, Øystein, che ha salvato la donna da una relazione violenta con un ex fidanzato. Cosa lega Barbora a Berlil? È l'interesse artistico per il proprio lavoro? La ricerca d'ispirazione per i suoi quadri iperrealisti? Oppure, espresso attraverso uno sguardo che osserva e una mano che riproduce, il desiderio di possesso di una donna di successo verso un uomo incapace di gestire la propria vita? I protagonisti di La pittrice e il ladro sono quattro: le due figure attorno a cui ruota la storia, la pittrice Barbora e il ladro Bertil, cioè la vittima e il criminale, ma anche il marito della pittrice, Øystein, uomo mite e ponderato e per ultima una presenza invisibile ma fondamentale perché questa storia si veda, vale a dire la macchina da presa, l'occhio meccanico del Benjamin Ree, il quale in un'intervista al "The Guardian" ha dichiarato di aver scelto di girare il film per capire «cosa le persone sono disposte a fare per essere apprezzate» e «cosa bisogna fare per aiutare e comprendere gli altri». Il centro del discorso è chiaramente Barbora, la donna in passato vittima di una violenza a lungo taciuta e accettata solamente grazie a un uomo capace di amarla e ascoltarla, che trasformata in vittima riconosciuta - un'artista privata del proprio lavoro - si avvicina a un criminale per capirne le motivazioni. Cercando l'altro, Barbora va in cerca di sé stessa; aiutando l'altro, come le dice in maniera secca il marito, cerca di aiutare sé stessa. Dove sta dunque la moralità del comportamento di questa donna, anche dopo averne intuito le comprensibili motivazioni? Lungi dal sollevare Barbora dalla responsabilità di uno sguardo paternalista in virtù di una passata sofferenza di segno uguale (cosa invece sottolineata dalla stampa americana, che negli articoli scritti dopo la presentazione del film al Sundance 2020 giustificava la pittrice proprio perché vittima a sua volta di una violenza patriarcale), il film, anche grazie alla mediazione di Øystein, mette a nudo l'atteggiamento ambiguo di Barbora e la sua indifendibile posizione di dominio su Bertil.
Campi Bisenzio : CG Entertainment, 2002
Abstract: Napoli, anni '60. Valerio Primic è un celebre scrittore che, dopo numerosi successi, è da tempo in declino; vive in una sontuosa villa nei pressi della città assieme alla moglie Rose, i due figli Massimiliano e Adele e la fedele governante Bettina. Tuttavia i rapporti con la propria famiglia sono molto tesi: Valerio trascorre le sue giornate chiuso nel proprio studio, circondato dai libri, alla ricerca di una nuova idea per il suo prossimo libro, disinteressandosi del tutto a ciò che avviene in casa. In questa maniera non si accorge che pian piano le risorse economiche della famiglia sono drasticamente diminuite, riducendo i Primic alle soglie della povertà. Rose va a trovare Valerio in biblioteca, comunicandogli l'intenzione di vendere Villa Primic, allo scopo di voltare pagina e ricominciare grazie ai proventi della vendita; a proporle questa operazione è stato Luca, cugino di Valerio e amministratore del patrimonio di famiglia, segretamente innamorato della donna. Valerio è ovviamente contrariato dalla notizia, ma la moglie, irremovibile, gli rinfaccia i propri errori e i mancati guadagni dovuti a scelte sbagliate. Più tardi Massimiliano va a trovare suo padre e, sulla scia emotiva della vendita di Villa Primic, a sua volta gli comunica di ritenerlo responsabile del fallimento della sua vita: il ragazzo, infatti, ha sempre soffocato la sua vera natura per dimostrare di essere all'altezza di suo padre, il quale tuttavia non ha mai dimostrato affetto o ammirazione nei suoi confronti. Il giovane gli rivela inoltre di essere omosessuale e di aver rinunciato alla carriera da ingegnere per compiacere Valerio. Anche Adele, in seguito, va a trovare l'uomo: a differenza di suo fratello, la ragazza ha sempre avuto l'affetto di Valerio, ma questo ha fatto sì che ella lo ricercasse nei suoi partner, finendo per preferire ai suoi coetanei la compagnia di uomini molto più maturi, spesso sposati e con figli. La ragazza è inoltre rimasta incinta di un anziano critico letterario, che in seguito l'ha abbandonata, e non sa se tenere o meno il bambino. Sopraffatto da tutte queste notizie, Valerio si confida con Bettina, la quale lo porta a riflettere su come questi fatti siano interamente dovuti all'incapacità di Valerio di comunicare con la propria famiglia. Villa Primic viene venduta. Nella biblioteca ormai quasi vuota, Valerio attende il termine del trasloco insieme a Bettina, e i due si confidano a vicenda il dispiacere nel dover lasciare la casa. La vendita della villa sembra però aver fatto bene al resto della famiglia: Massimiliano, ben più sereno e spigliato di prima, annuncia al padre di aver investito parte dei proventi della vendita nell'acquisto di un teatro, e di essersi innamorato di uno dei soci coinvolti nell'affare. Adele, a sua volta coinvolta nell'affare dietro consiglio di Rose, ha invece deciso di tenere il bambino e ha intrapreso una relazione con un uomo più grande, guarda caso lo stesso di cui si è invaghito suo fratello. Valerio, sconvolto da queste notizie, decide per la prima volta di prendere in mano la situazione e star vicino ai propri figli allo scopo di evitare futuri disastri; ma a quel punto arriva Rose, la quale, pronta a lasciare per sempre Villa Primic, si abbandona alle confidenze. Si scopre così che Valerio, in realtà, è deceduto diversi anni prima, seguito poco dopo da Bettina: la governante, pur consapevole della situazione, aveva evitato di parlarne con Valerio poiché si era resa conto di come gli altri membri della famiglia avessero cercato di mantenere vivo il contatto con lui comportandosi come se fosse ancora nella biblioteca dove amava chiudersi, e dialogando con lui come se fosse presente. Paradossalmente, dunque, la morte e la successiva assenza di Valerio hanno portato ad abbattere il muro di silenzio che si era instaurato tra i quattro, a beneficio di Rose, Massimiliano e Adele che hanno finalmente trovato la propria strada. Finalmente consapevole della realtà, Valerio riesce ad abbracciare un'ultima volta con Rose, prima che la famiglia Primic lasci per sempre la villa.
s. l. : Universal Studios and Storyteller Distribution, c2022
Abstract: Bill Baker, di professione trivellatore, al momento senza un impiego svolge attività saltuarie nella sua città natale, Stillwater, in Oklahoma. Un giorno parte alla volta di Marsiglia per andare a trovare la figlia Allison, trasferitasi lì per motivi di studio, ma in seguito arrestata con l'accusa di aver ucciso la sua compagna di stanza, con la quale aveva anche una relazione. Durante la visita la ragazza affida al padre una lettera da consegnare all'avvocato Leparq, dove spiega che il vero omicida potrebbe essere un ragazzo di nome Akim. L'avvocato però non se la sente di riprendere le indagini basandosi su delle supposizioni. Bill, per non ferire la figlia, le riferisce che l'avvocato sta lavorando al caso, e al contempo decide di cercare da solo il ragazzo ma, vista la sua ignoranza della lingua francese, si farà aiutare da Virginie, un'attrice teatrale conosciuta in albergo. Ottenuta una foto di Akim tramite Instagram, Bill va alla sua ricerca fino a quando, una notte, viene aggredito da un gruppo di teppisti. Il capo dei ragazzi interviene a fermare la rissa e, notando la foto che Bill ha con sé, chiede ad un sopraggiunto Akim se abbia qualcosa da confessare, ma il ragazzo nega. Il giorno dopo Bill va in carcere con delle vistose ferite al volto e racconta ciò che è accaduto ad Allison. La ragazza, furiosa, gli urla di non volerlo più vedere. Quattro mesi dopo Bill lavora come muratore a Marsiglia e vive come inquilino a casa di Virginie, avendo stabilito anche un rapporto profondo con la figlia di lei, Maya. I due, abitando sotto lo stesso tetto, hanno sviluppato affetto reciproco e iniziano una relazione. Nel frattempo Allison ottiene il permesso di uscire dal carcere una volta al mese, e la prima volta passa una piacevole giornata col padre, risanando il loro rapporto, ma la sera stessa Allison tenta il suicidio. Tempo dopo Bill porta Maya ad una partita dell'Olympique Marsiglia, squadra di cui la bambina è tifosa, e al termine della partita, fra gli spalti, nota proprio Akim. Una volta uscito dallo stadio, lo segue e lo rapisce, legandolo nella cantina del palazzo dove vive. Ottiene così una sua ciocca di capelli utile per il test del DNA propostogli da un detective al quale si era rivolto, ma Akim dice a Bill di aver ucciso Lina (la compagna di Allison) proprio per richiesta della ragazza e di essere stato pagato da lei con una catena d'oro dedicata proprio a Stillwater. La polizia, di fronte al reperto fornito da Bill, ha dei sospetti sull'uomo e perquisisce la cantina, senza però trovare nessuno. Akim è stato infatti liberato da Virginie, che si era insospettita dopo una visita del detective, e che in seguito intima a Bill di lasciare per sempre la sua casa e la sua vita. Il test ha avuto esito positivo, incastrando Akim, che nel frattempo ha fatto perdere le sue tracce, così Allison viene finalmente rilasciata. Tornati in America però Bill nutre ancora dei dubbi circa la catenina accennata da Akim così chiede ad Allison che, in lacrime, confessa di aver effettivamente pagato Akim affinché si liberasse di Lina, ma, per un errore di traduzione, il ragazzo ha inteso di doverla uccidere. Il mattino dopo padre e figlia, seduti sul portico di casa, riflettono se il paesaggio di fronte a loro sia cambiato o meno.
s. l. : Ripley's Home Video, c2021
Abstract: Nanà (Karina), giovane commessa, diventa una professionista del marciapiede. Ha anche un protettore, Raoul (Rebbot) che, oltre a darle istruzioni e porle divieti, la vende. Non essendo l'acquirente d'accordo sul prezzo, ne nasce un alterco, seguito da una sparatoria... 4° lungometraggio di J.-L. Godard (e il 3° con la danese Karina, nome d'arte di Ann Karin Bayer), è considerato da alcuni l'opera meno invecchiata e più adulta del suo primo periodo, quella in cui le invenzioni appaiono più congeniali e integrate a un progetto che non è soltanto cinematografico. I 12 quadri - nei quali Nanà vive la sua vita, rivelandone casuali frammenti - hanno registri diversi (sociologico, documentario, letterario, cinematografico: quello in cui al cinema Nanà piange vedendo la morte della Giovanna d'Arco di Dreyer) con linguaggi diversi, non uniti da una logica narrativa, ma giustapposti, forse ricombinabili: "vivere la propria vita", accettarla com'è, mostrarla nella sua mescolanza di realtà e di finzione (rappresentazione), ma anche aiutarne una comprensione, aprire a un possibile giudizio. Affrontato altrove in modi obliqui, allusivi, episodici, qui il tema della prostituzione diventa centrale. Lo spunto è quello di un'inchiesta giornalistica ( Où en est avec la prostitution? di Marcel Sacotte), ma "le domande e le risposte vere vengono da ben più lontano, come rivela la citazione da Montaigne che apre il film: ‘Bisogna prestarsi agli altri e donarsi a sé stessi’" (A. Farassino). Premio speciale della giuria a Venezia.
Milano : Mondadori, 2021
Milano : Mondadori, 2020
Milano : Warner Bros Entertainment, 2022
Abstract: In un quartiere residenziale di Roma sorge una nota scuola cattolica maschile dove vengono educati i ragazzi della migliore borghesia. Le famiglie sentono che in quel contesto i loro figli possono crescere protetti.
Campi Bisenzio : CG Entertainment, 2021
Abstract: Tornano le avventure della famiglia Wishbone: un anno dopo aver salvato il mondo da Dracula, i Wishbone, devono ancora una volta mettere da parte le loro piccole incomprensioni quotidiane e trasformarsi nuovamente in mostri per salvare i loro cari. Questa volta dovranno sconfiggere una cattivissima cacciatrice di mostri.
Roma : Eagle Pictures, 2021
Abstract: Per le strade di Los Angeles una banda di rapinatori mascherata da operai pubblici assalta un furgone portavalori. Durante il furto vengono uccisi le due guardie e un civile. Cinque mesi dopo Patrick Hill viene assunto alla Fortico, società proprietaria del furgone portavalori assaltato in precedenza. Hill supera i test con il punteggio minimo e inizia a lavorare per conto della Fortico e conosce i colleghi Bimbo Bello Dave e Bullet. Al suo secondo incarico il furgone viene assaltato ma Hill sventa la rapina praticamente da solo e uccide tutti i malviventi. Considerato come un eroe al lavoro diventa l'uomo di punta della Fortico e sventa in seguito una seconda rapina facendo fuggire i criminali semplicemente palesandosi. Intanto gli agenti che lo hanno interrogato in merito al suo intervento lo segnalano al loro superiore, l'agente King. Il giorno dell'assalto al furgone, Hill era sul posto insieme al figlio Dougie, con il compito di tenere d'occhio gli spostamenti del veicolo, ma, appena uscito dal cancello, il furgone viene assaltato e il civile rimasto ucciso è proprio Dougie, Anche Hill viene colpito ma non fatalmente. Risvegliatosi in ospedale giura vendetta e allora sguinzaglia i suoi sottoposti per scoprire chi ha compiuto la rapina, rivelandosi come il criminale Mason Heargraves. Heargraves è anche in contatto con l'agente King che gli fornisce una lista di possibili sospetti, lasciando al criminale carta bianca per raggiungere i colpevoli. Così facendo Heargraves sospetta di un interno alla Fortico che possa aver fornito informazioni ai criminali e quindi si infiltra sotto falsa identità nella compagnia di portavalori. Un gruppo di veterani, fra cui Jackson e Jan, insoddisfatti della vita che conducono tornati dalla guerra, decidono di compiere dettagliate rapine mantenendo però un tenore di vita insospettabile anche alle loro stesse famiglie. Così facendo organizzano il colpo alla Fortico grazie a un interno ed è proprio Jan, nella concitazione del momento, ad uccidere Dougie. Il giorno del Black Friday, quando alla Fortico gireranno somme di 150 milioni di dollari, Bullet rivela a Hill di essere l'interno e di cooperare affinchè la rapina vada a buon fine senza spargimenti di sangue. Giunti al deposito però inizia una sparatoria, e molti fra criminali e guardie vengono feriti o uccisi. Hill riesce a uccidere tre dei criminali ma viene colpito da Bullet che fugge con Jackson, Jan e il denaro. Durante la fuga Jan uccide Bullet e Jackson per non dovere dividere il bottino con nessuno ma, giunto a casa, scopre che nelle borse col denaro Hill aveva nascosto un telefono per localizzarlo. Hill allora finisce il lavoro colpendo Jan, colpevole della morte di suo figlio, al fegato, polmoni, milza e cuore, gli stessi punti dove Dougie era stato colpito. Compiuta la sua vendetta, Hill lascia la scena all'agente King e viene portato via da uno dei suoi uomini.
Roma : Eagle Pictures, c2021
Abstract: 1883. Diciotto mesi dopo la morte del padre, l'eccentrico e geniale Louis Wain, il figlio maggiore e unico maschio della famiglia Wain, diventa il principale sostentatore della madre e delle cinque sorelle lavorando part-time come illustratore per un giornale sotto l'editore William Ingram. Ingram gli offre un lavoro a tempo pieno, ma Wain rifiuta per cimentarsi nella musica e nella drammaturgia sperando di farne un lavoro con cui mantenere i familiari, senza che tali imprese abbiano però successo. Emily Richardson viene assunta da Caroline, la sorella maggiore, come governante per le Wain più piccole. Emily e Louis sviluppano un'attrazione reciproca e Louis assume il lavoro a tempo pieno per mantenere la donna nella loro casa. Una notte la famiglia si dirige a teatro per vedere La tempesta; Louis viene traumatizzato a causa della sua fobia per l'annegamento e viene consolato da Emily, ma l'episodio provoca uno scandalo che porta Caroline a licenziare la governante. Nel 1884 Louis ed Emily si sposano gettando ulteriore cattiva luce sulla famiglia Wain, in quanto Emily ha dieci anni più di Louis e di classe inferiore. I due si trasferiscono in una casa ad Hampstead dove l'uomo lavora come artista per continuare a sostenere la madre e le sorelle. Sei mesi dopo, a Emily viene diagnosticato un cancro al seno che la porterà alla morte; lo stesso giorno la coppia trova un gattino randagio che chiamano Peter e lo allevano, nonostante all'epoca fosse insolito tenere un gatto come animale domestico. Peter allevia le sofferenze di Emily causate dalla sua malattia e ispira Louis a dipingere immagini realistiche di gatti che via via diventano più insolite, rappresentando tali animali antropomorfi. In seguito a una crisi finanziaria, Ingram licenzia Wain suggerendogli di trascorrere del tempo con la moglie. Emily incoraggia Louis a mostrare i disegni dei gatti a William, che le pubblica e diventano immediatamente un grande successo. Poco tempo dopo Emily muore e Wain si immerge nel suo lavoro per far fronte alla perdita dell'amore della sua vita, perdendo gradualmente il contatto con la realtà. Nel 1891 i disegni dei gatti di Louis sono enormemente popolari e cambiano la percezione che le persone hanno di tali animali, generando eventi e mode. Nonostante ciò la famiglia Wain rimane povera e indebitata in quanto Louis non ha mantenuto i diritti delle sue opere che vengono riprodotte senza alcun profitto per lui. A ciò si aggiunge lo sviluppo della schizofrenia della sorella più giovane, Marie; in seguito alla morte di Peter, anche Louis subisce un rapido deterioramento della salute mentale. Wain si trasferisce in America per fare successo con i suoi dipinti e risollevare la famiglia dai debiti, ma torna in Inghilterra nel 1914 su richiesta di Caroline dopo la morte della madre. Al rientro in patria si susseguono i lutti per Louis, in quanto muoiono anche Marie e Ingram, e la famiglia cade nel degrado. Dopo un incidente che lo manda in coma, Louis ha una visione che lo porta a realizzare giocattoli di gatti a tema futuristico, che però vanno perduti quando un sottomarino tedesco affonda la nave che li trasporta. Nel 1919 muore anche Caroline e Louis ha una serie di violenti crolli mentali finché nel 1924 viene ricoverato in manicomio. Un funzionario lo riconosce e, resosi conto della sua situazione, inizia con le sorelle rimaste una campagna per raccogliere fondi affinché venga spostato in una struttura psichiatrica migliore. Ormai anziano, Louis esce dall'ospedale in cui si trova per andare in campagna dove soleva passeggiare con la moglie, ricongiungendosi spiritualmente con lei.
Milano : Eagle Pictures, 2021
Abstract: Ottavio Camaldoli è un insegnante di greco e latino in un liceo classico. Brava persona, vive con suo figlio Gennaro dopo che la moglie è morta. Quando il boss del quartiere Antonio Carannante detto il barbiere perché "prima ammazza, poi fa barba e capelli" ai suoi nemici viene ucciso la madre Carmela fa in modo che il suo cuore venga trapiantato all'uomo che lo vendicherà. Ma il cuore per un errore viene trapiantato al buon Ottavio che non ne vuole sapere di trasformarsi in killer. Il solo immaginarsi rispettato dalla comunità per essere considerato il "nuovo barbiere", gli provoca sogni per metà gradevoli per metà incubi... Quando Gennaro conosce Sara, la ragazzina del piano di sopra, che gli chiede di giocare con lei a pallone, lui si troverà ad ascoltare i due, e sarà compiaciuto nel sentir dire dal figlio che il suo papà è niente altro che chi è sempre stato, un professore.